Ne la ‘Sociologia delle catastrofi o del disastro’, il sociologo statunitense Enrico L. (Henry) Quarantelli (nato a New York nel 1924 e morto nel 2017) sostiene che: ‘Ove sia peggiore la situazione, le persone diventano migliori’. Può, senza minor dubbio, appartenere al vero questa teoria. Lo si sta dimostrando? Lo stiamo dimostrando? In Vito Rotondi, CEO di MEP, questo afflato c’è. E quando questo sentire esiste in chi governa, significa che può sicuramente esserci e trovare sfogo, in tutta la compagine.  In periodo di crisi e sofferenza è giusto avere un lume, una speranza, una guida. Anche e soprattutto l’impresa per cui si presta servizio, può diventare quel faro. Serve affidarsi e fidarsi, di se stessi e degli altri. Più oggi, di ieri. Ce lo impone questa emergenza sanitaria che si sta trasformando in una sfida con noi stessi, con la parte migliore di noi che deve venire fuori. Fortezza: è capacità di reazione, azione e resistenza. Quella dote a cui siamo chiamati ad attingere in questi giorni così difficili. Ognuno di noi, consapevolmente o no, ne è colmo. E’ il tempo di riconoscerla ed utilizzarla, nella quotidianità. Anche e soprattutto in quelle mansioni che, professionalmente, siamo chiamati a svolgere con modalità differenti da prima. Forse però, con maggior cura e responsabilità. Il luogo di lavoro è una zona di interdipendenza, di complicità, di libertà; perché la libertà è condivisione. L’assunzione di una responsabilità sociale e di impresa, nel compiere ogni giorno il lavoro che dovremmo amare, fa parte di ognuno di noi. E’ il momento di rendersi consapevoli di questa fierezza di intenti, per il bene nostro, per il bene comune, per MEP. L’impresa è come il nome che la definisce: una impresa, un obiettivo arduo, difficile. Quasi da eroi: farla nascere, comandarla, dirigerla e saperla gestire. Così come metterla in sicurezza. Quello che è stato fatto in questi ultimi giorni, difficili, ma sfidanti. Siamo chiamati tutti a fare di più e meglio, con la responsabilità di un qualcosa che va oltre il nostro lavoro. Ma per un valore imprescindibile: il nostro futuro. Lo abbiamo nelle nostre mani. Dipende da noi. Oggi, più di ieri. Ecco che intervengono oggi temi fondanti: la coordinazione disciplinata delle nostre attività. La gratitudine per ciò che abbiamo e che possiamo ancora compiere. Nonostante le gravissime difficoltà sociali: lo si definisce, per davvero e nella realtà, il periodo peggiore dal Dopoguerra. Ebbene, siamo chiamati a viverlo. Ci vengono in aiuto i Sistemi Informativi ed i Servizi di Gestione: per un lavoro che non consente incertezze e sosta, per superare l’emergenza e dimostrare ancora una volta i valori di MEP: disponibilità, professionalità, abnegazione e rispetto che assieme, siamo certi, riverbereranno la nostra vocazione quotidiana all'eccellenza. Senza sterili lamentatio. Ci ritroveremo alla fine più preparati, in grado di accogliere ancora maggiori sfide. L'applicazione del lavoro Agile e l'utilizzo di piattaforme informatiche richiedono infatti, una necessaria crescita di consapevolezza di tutto l'impianto organizzativo, di tutti noi, verso lo svolgimento dei nostri compiti, con vigile attenzione al risultato e non al tempo impiegato.

Paolo Schneider Savio, Corporate & Business Development Officer; Business Operations Director: ‘Esprimere sentimento, orgoglio, disciplina è veicolo di unione e dovere morale. Questo, per coloro che dimostrano, attraverso una sana virtù, di voler abbracciare il messaggio'. 

Christian Leschiutta, Chief Sales & Marketing Officer, Aftermarket & Spare Parts Director: “Il dover fare bene il proprio lavoro, lo si deve intendere, come dimostrazione di autostima, elevazione della propria dignità, esempio. Chi supera la crisi supera sé stesso ed i propri limiti, le proprie paure; la vera crisi forse è la crisi dei valori sociali o non comprendere il motivo della nostra esistenza; nella crisi e nelle fasi più buie della storia dell'Uomo sono nate le più grandi invenzioni'. 

Andrea Marino Cerrato, Ict & Mgnt Sys. - MBS Director: ‘A dispetto della tragedia che ha colpito il Friuli nel lontano - ma ancora emblematicamente scolpito nella carne del territorio – 1976; gli accadimenti che ci vedono coinvolti sembrano poter afferire ad una categoria diversa delle vicende umane. Se infatti quella è stata ineluttabile e rapidamente sconvolgente questa è sfumata e impalpabile.  Per noi, le nostre organizzazioni, adesso, qui ed ora possano direttamente intervenire per cambiare il risultato del processo che si è messo in moto'. 

Il CEO & Managing Director ,Vito Rotondi: "Ringrazio tutta l'Organizzazione del Nostro Grande Gruppo Industriale MEP per la tensione esecutiva che siamo riusciti, Noi tutti insieme, la MEP Business School, i Sistemi di Management, l'Organismo di Vigilanza Legge 231, lo HSE Management, le HR  e la Qualità, ad offrire al Gruppo, attivando lo Smartworking, la Smart-Performance, lo Smart-Masterpiece of Work e un modello di comunicazione mirato e frequente.
Abbiamo sanificato l'Azienda, dotato di 10 mascherine e DPI ciascuno tutti i colleghi e superato la verifica del Medico competente il 18 marzo 2020. 
La Corporate Governance, da Noi, ha originato il Comportamento Operativo e il Sistema di Regole che è divenuta forma di Governo, funzionamento operativo di adeguatezza organizzativa e assoluto sentire comune, “l’inconscio collettivo” di C.G. Jung che informa e conforma il futuro collettivo divenendo Infraetica. E' utile anche lo scetticismo professionale per rifuggire dai teoremi indimostrati, dai presunti angeli e dai buoni agenti morali per attivare comportamenti collettivi basati sul pragmatismo, quasi un modello di esistenzialismo etico: le regole!
In questo momento, inoltre, nell'ipotesi che le risorse a futura disposizione siano oltremodo ridotte, dobbiamo essere parsimoniosi e lungimiranti e superare il timore. Il tutto per emancipare l'Azienda, la Comunità, la Competitività e la Redditività di MEP.
Abbiamo realizzato la Corporate Governance con Modelli Efficaci di Organizzazione e Gestione per superare anche questa crisi all'orizzonte. Abbiamo fatto tanto e abbiamo ancora tanto da lavorare insieme affinché la forza delle regole condivise sconfigga il timore e sappia valicare l’utopia del sogno”.